CENTRO INTEGRATO DI CHIRURGIA DELLA OBESITA’
AMBULATORIO – DIAGNOSTICA PREOPERATORIA – RICOVERI
CHIRURGIA – CONTROLLI POSTOPERATORI – NUTRIZIONE
DIRETTORE: PROF. MARCO MARIA LIRICI
Per obesità patologica si intende una condizione di aumento di peso tale da rappresentare di per sé una vera e propria malattia. Esistono dei criteri precisi per definire l’obesità patologica in base al rapporto tra peso e altezza, dato dall’Indice di Massa Corporea, spesso chiamato con terminologia inglese BMI, e alle condizioni cliniche della persona.
Presso lʼErnia Center Annunziatella lʼequipe che prende in carico il paziente è formata da :
Chirurghi – Cardiologi – Anestesisti – Ecografisti – Gastroenterologi – Fisioterapisti per costruire su misura del paziente il percorso operatorio.
Noi sappiamo che la condizione di obesità comporta, a lungo andare, proprio
l’insorgenza di una o più delle condizioni patologiche menzionate, all’interno
di un quadro complesso definito sindrome metabolica. Si sa, anche, che i
soggetti obesi hanno una aspettativa di vita ridotta rispetto ai soggetti
normopeso, almeno del 10%, e che l’obesità è strettamente correllata
all’insorgenza di almeno 13 tipi di tumori ed è responsabile del 3,9% di tutti i
nuovi cancri diagnosticati al mondo con una incidenza significativamente
superiore nelle donne.
Per ulteriori informazioni, per informazioni sui costi e per prenotare il pacchetto telefonare
dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 17 alle 19
al numero: 06-51058521
Ernia Center Annunziatella esegue centinaia di in- terventi per le patologie di Ernia ogni anno, sia su casi di ordinaria routine (ernie inguinali, ombelicali) sia nel caso di situazioni particolarmente gravi e complesse come interventi di Laparoceli di grandi dimensioni con disastri parietali.
DALLA CHIRURGIA DELL’ OBESITA’ ALLA CHIRURGIA METABOLICA
Nel 1954 A. J. Kremer ha eseguito il primo by-pass gastrico come trattamento della obesità. Henry Buchwald nel 1962 ha introdotto il bypass ileale parziale per la cura delle iperlipidemie e della ipercolesterolemia familiare. Sarà poi lo stesso Buchwald nel 1978 a definire la Chirurgia Metabolica come la “manipolazione operativa di un normale organo o di un sistema per raggiungere un risultato biologico per potenziali benefici per la salute”.
Dalla chirurgia bariatrica alla chirurgia metabolica
Il substrato dell’obesità risiede in un metabolismo alterato. Genetica, rete encefalico-neuro-ormonale, modificazioni nella composizione degli acidi biliari, microbiota intestinale sono tutti fattori che entrano in gioco collettivamente per stabilire il set-point del peso di un individuo. Le diete possono indurre il calo ponderale depauperando i depositi corporei di grassi, causando pertanto il catabolismo della riserva energetica necessaria per le attività ed il calore; i farmaci vengono ideati per focalizzarsi su un singolo processo metabolico al fine di evitare effetti collaterali periferici ma l’obesità non è dovuta ad una singola o più alterazioni metaboliche. Solo la chirurgia bariatrica riesce a interferire su tutti i fattori implicati nella insorgenza di una condizione di obesità, in questo senso può essere paragonata ad una scarica di alterazioni metaboliche che possono agire favorevolmente su quella miriade di meccanismi che conducono all’ obesità. Al giorno d’ oggi, in contrasto con la chirurgia bariatrica standard, il termine di chirurgia metabolica si indirizza specificamente al trattamento del diabete che non possa più essere controllato con le modificazioni dello stile di vita e dai trattamenti farmacologici, piuttosto che al trattamento della obesità in sé. Difatti, mentre la chirurgia bariatrica viene eseguita in pazienti con un Body Mass Index (BMI) pari ad almeno 40 kg/m² (o ≥ 35 kg/m² in caso di comorbidità), le indicazioni alla chirurgia metabolica possono includere pazienti con un BMI a partire da 27 kg/m².
