Aumenta la precisione evitando di pungere più volte la stessa zona e consente di mirare le zone risultate sospette alla Risonanza Magnetica.
Registra una mappa tridimensionale delle biopsie eseguite in modo tale che, abbinando i risultati dell’esameistologico, si possa ricostruire con discreta approssimazione la localizzazione ed il volume del tumore.
Questi dati, assieme al grado di malignità del tumore, contribuiscono in maniera decisiva a stabilire la categoria di rischio di quel particolare tumore.
Una volta stabilito correttamente il rischio, il trattamento può essere pianificato con una sicurezza molto maggiore. In altre parole, di fronte ad un piccolo tumore a bassa malignità, lo specialista potrà proporre come opzione anche la semplice sorveglianza attiva, mentre di fronte ad un tumore di 1-2 cm., a malignità anche solo intermedia, un trattamento chirurgico o radioterapico sarà necessario.